La carità di Dio in noi (3)
2.1 La carità esemplare di Cristo
Vivere la novità cristiana dell'amore vuol dire innanzitutto amare «come» Cristo: egli è la norma [1] .
Amare «come» Cristo è ridisegnare su di lui la virtù morele dell'amore («come io... così voi»: Gv 15,12), nel modo in cui Cristo ha modellato il suo sull'amore del Padre («come il Padre... così io»: Gv 15,9) [2] .
Amare, per il cristiano, vuol dire aprirsi alla sequela e all'imitazione della carità di Cristo. Cristo è il maestro, il modello e il principio della carità.
La carità prende in Cristo la forma della proesistenza.
La proesistenza di Cristo è la libertà che si espone totalmente nell'amore. Libertà che non ripone in sé il proprio centro, ma nell'amore [3] .
In Gesù la libertà coincide con la carità, così che Cristo ha il volto della carità e la carità assume i lineamenti di Cristo.
Nell'amore con cui egli ha effettivamente amato si rivela a noi la norma dell'amore.
Questo traspare dalle pagine del vangelo e dalla testimonianza dei discepoli. Rapportandosi a esse, in particolare all'evento highly regulatory cross, this "how" the love of Christ has come materializing in history.
expressions of the love of Christ, in whom it is offered so normative to us, are:
- the pure love and sacrifice of love that "gave himself for me" (Gal 2:20), "for us" (Titus 2:14; Eph 5:2), "for our sins" (Galatians 1:14), "as a ransom for all" (1 Tim 2:6; cf. Mt 20:28), a love that "offers life for the sheep "(Jn 10:15), who" died for all "(2 Cor 5,14.15);
- kenosis in the service of love" emptied himself, taking the form of a servant "and" humbled himself unto death, even death on a cross "(Phil 2,7.8);
- meekness helpless love that" did not revile reviled and suffering did not threaten "(1 Peter 2:23);
- l ' boundless scope of the 'greater love "(Jn 15:13), love" to the end "(Jn 13:1), love that" gives life "(Jn 15:13, 1 John 3.16 ).
If these expressions are the coordinates of the 'love of Christ which surpasses knowledge "(Eph 3:19), as an attempt to trace the excess" width, length, height and depth "(Eph 3:18), with Paul enter more closely in the configuration rules della carità esemplare di Cristo, evidenziando gli atteggiamenti in cui essa si esprime nell'inno all'amore: «La carità è paziente, è benigna la carità, non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta» (1Cor 13,4‑7) [4] .
Notiamo come la carità sia qui caratterizzata non in modo astratto ma dall'azione che suscita [5] . Si tratta non di attributi o espressioni di un amore in generale, ma di modi di essere di una persona. [6] .
charity that Christ is in himself, in his testimony of life is the love that I have to practice and that freedom is called to testify.
is not for the Christian of another charity, but charity, which has the shape and size of the love of Christ. "Have this mind among yourselves, which was in Christ Jesus" (Phil. 2:5). "Put on then ... clothe yourselves with compassion, kindness, humility, gentleness, and patience, forbearing one another and forgiving one another ... Just as the Lord forgave you, so do you. Above all these put on love "(Col 3.12 to 14; cf. Rom 12.9 to 13; Fil 2,3‑4): è il dover‑essere dell'uomo nuovo in Cristo, battezzato nella sua morte e risurrezione, che ne riveste e riproduce la carità in tutti gli atteggiamenti che la esprimono (cf Col 2,12‑4,1).
La nostra libertà è la sua carità.
Non siamo, dunque, chiamati a una carità qualunque, ma alla carità di Cristo: «L'amore di Cristo ci spinge al pensiero che uno è morto per tutti... Egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro» (2Cor 5,14‑15).
Nel contempo, siamo chiamati alla stessa carità di Cristo verso i fratelli: «Da questo abbiamo know love, he gave his life for us and we ought to lay down our lives for the brethren "(1 Jn 3:16).
The "how" Christ's love means that the love of Christ is exemplary in all its radicalism. Do not you give love a minimalist: a charity that is content, without wishing to be self-sacrificing tension, kenotic love of Christ.
Nor does this relate only to certain Christians in the Church, that is called to perfection and, therefore, the practice of the evangelical counsels. Without, however, for those who would aim only to save his soul.
There are two charity: an ordinary, for the latter, and an extraordinary, for special vocations.
C'è una sola carità di Cristo che chiama tutti alla sua imitazione e alla sua sequela.
Chiaramente ciascuno all'interno della propria vocazione, secondo il proprio carisma, nell'adempimento del proprio ministero.
Ciò non deve lasciare spazio a sensi d'impotenza e di sfiducia, perché [7] «Dio è più grande del nostro cuore» (1Gv 3,20). Non possiamo dimenticare che non siamo noi ad amare, ma è Cristo che dilata il nostro cuore, riempiendolo del suo amore che ci fa capaci di amare «come» lui.
Non è una prestazione umana, ma è un dono, e come tale va invocata e intensificata nella preghiera. E’ per questo che l'Apostolo «piega le ginocchia davanti al Padre» e lo prega per i suoi cristiani: «perché vi conceda, secondo i tesori della sua gloria, di irrobustirvi grandemente nell'uomo interiore grazie al suo Spirito, di ospitare il Cristo nei vostri cuori per mezzo della fede, affinché, radicati e fondati nell'amore, riusciate ad afferrare, insieme a tutti i santi, la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, cioè a conoscere l'amore del Cristo che trascende ogni conoscenza e così vi riempiate della totale pienezza di Dio» (Ef 3,14‑19).
L'esigente carità del Cristo, che sorpassa ogni umana potenzialità, è possibile come dono del Padre, grazie al suo Spirito.
L'intensità della carità è data essenzialmente non dalla prassi, ma dalla preghiera e dalla fedeltà alla grazia. Se il suo spessore in noi è debole, «Dio più grande del nostro cuore» (12Gv 3,20).
La radicalità e totalità della carità di Cristo è altresì possibile per la sua crescita intensiva in noi. Essa non è una conquista una volta per sempre né un ideale impossibile, perché, c'incoraggia sant'Agostino, «la carità nasce per crescere in perfezione» [8] .
Ciò che conta allora non è poter dire: io sono perfetto nella carità, ma «io cammino nella carità» (Ef 5,1), ossia io sono in una libertà d'amore di Cristo.
Questa libertà dice insieme fedeltà e conversione permanente alla carità di Cristo che, per la sua grandezza, mi si presenterà sempre come raggiunta e ancora da raggiungere.
La carità «come» Cristo è una disponibilità rinnovata a coglierne e tradurne l'appello, nei modi realmente e quotidianamente possibili.
[1] MAGGIONI B., Amatevi come io vi ho amato, op. cit., p. 160.
[2] WARNACH V., Amore, op. cit., p. 54.
[3] SCHURLANN H., cit. in BORDONI M., La dimensione della carità, op. cit., p. 86.
[4] Per un approccio analitico cf VANNI U., Un inno all'amore che è anche una via (1Cor 13), in Amerai Dio e il prossimo, op. cit., pp. 186‑193.
[5] Cf La Bibbia di Gerusalemme, Bologna 1974, p. 2472.
[6] PENNA R., Solo l'amore non avrà mai fine, op. cit., p. 29.
[7] ROTTER H., Amore, in Dizionario li etica cristiana, op. cit., p. 40.
[8] S. Agostino, Tractatus in epistolam Joannis ad Parthos, 5, 4; PL 35, 2014.
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