Thomas Aquinas (1224-1274) Part
L’uomo, come creatura razionale, partecipa del piano della divina provvidenza.
Partecipazione: è una categoria fondamentale nel discorso morale di Tommaso. Essa è decisiva per capire la natura umana. Infatti l’uomo, in quanto essere capace di autodominio (per se potestativum ), non si inerisce nel piano divino in maniera solo esecutiva, non secondo una conformazione automatica alla lex aeterna , ma secondo il suo libero orientamento al bene.
Detta partecipazione si realizza in due ways: in the natural law and the law of the Spirit.
The first and fundamental contribution to the eternal law is through obedience to natural law, under which the person becomes aware of his radical vocation.
It is the seal of God in us, which is full of promise and responsibility. It is not an imposition from outside, but is inscribed in the depths of human nature.
core of natural law is the commandment: "do good and avoid evil" ( facendum bonum et malum vitandum ).
The natural law, as formal participation in the eternal law, is distinct from natural law, which is simply a material interest.
This distinction leads Thomas to overcome the limitations of the earlier tradition: claiming that the man, in obedience to natural law, is fully realized in history and through history.
Human law is positive law, the law enacted by man in the common good.
The second contribution is through the gift of the Spirit (Spiritus lex ): through it man can effectively seek to fully implement the plan of God
The law of the spirit of the Gospel or the New Law is an inner law, infused into the hearts of the faithful, who as a constitutive element the gift of the Holy Spirit with His grace.
It is light, but also the energy which enables the faithful to realize that the Spirit makes it clear, that is his vocation.
Under such dual participation, the believer is enabled to cooperate in the plan of God This capacity through the assessment of consciousness, which is defined as the participation of human to divine truth, human knowledge of the divine.
Consciousness is the third fundamental category of moral thought of Thomas.
His dignity lies in the fact that it is an irreplaceable element of the human person to the realization of God's plan for Thomas only the instrument which is issued by the interior cognitive principle, namely consciousness, is personal.
The foundation of the doctrine of Thomas is on his conscience:
- Participation,
- The way this is realized in the subject.
It follows that the verdict of conscience is indispensable criterion of human action, however, is not an absolute rule.
are no moral standards or the effectiveness decisive historical reasons or ideals and ahistorical.
At this point we can say that for Thomas the two main components are drawing moral law and grace.
Man finds the rules of moral action in his own rational nature, is:
- as a person,
- as a member of a family
- as a social being.
Human laws, then, explain the general principles of natural law.
The reason has to stimulate human ingenuity to produce the additional information and useful supplements to human nature.
the production of human acts contribute to a number of principles, which are internal and external.
The internal principles, which may help to make it easier and perfect the production of documents are defined by Thomas "clothes", which has the effect of operational quality, broadly construed:
- clothes are good virtues to which are related gifts,
- bad habits are vices that si oppongono alle virtù.
La virtù è un abito operativo buono e principio esclusivo di bene. Vi sono virtù teologali o infuse e quelle cardinali o morali. Inoltre ci sono le virtù intellettuali speculative, le quali tendono a perfezionare la mente perché possa apprendere la verità. Esse sono: intelligenza, scienza, sapienza e prudenza.
Tommaso articola la teologia morale sulle virtù teologali (fede, speranza e carità) e su quelle cardinali (fortezza, temperanza e giustizia) tra le quali la prudenza ha un ruolo molto importante.
L’Aquinate ha senz’altro mutuato da Aristotele molti elementi della sua elaborazione morale, per esempio l’adozione dello schema delle quattro virtù cardinali, ma li trasforma facendo derivare la sua vitalità dai doni dello Spirito Santo.
Tuttavia l’assunzione dello schema delle virtù cardinali ha impedito a Tommaso di sviluppare adeguatamente le virtù della religione e dell’umiltà, fondamentali per l’uomo redento.
L’esistenza cristiana, in quanto ha come legge propria la legge dello Spirito di vita in Cristo, va considerata non come obbedienza a dei precetti, ma come attuazione delle potenze interiori che essa ha e che sono le virtù.
Esse sono mezzi per l’ autorealizzazione umana, orientamenti verso la perfezione morale in senso teologico.
Oltre agli abiti virtuosi, che fanno tendere l’uomo al bene, there are bad habits, vices (pride, greed, vanity, envy, anger, greed, sloth, gluttony and lust), which detract from the well. They, according to Thomas are the leading causes of sin.
Augustine defined sin as "est aliquid factum, vel dictum, vel concupitum contra legem eternam . Thomas will collect the inheritance. Distinguishes them, however, in venial sins and mortal.
measure of perfection is charity says Thomas. All other virtues are necessary for perfection, but I'm not making up as charity, which has la caratteristica di unire a Dio. Essa è la più importante di tutte le virtù e senza di essa non v’è vita virtuosa.
Si può allora affermare senza timore di essere smentiti che il criterio ultimo e definitivo è l’acquisizione progressiva della carità. Alla sua acquisizione concorrono: la grazia, i sacramenti, la devozione a Cristo, la preghiera.
La morale di Tommaso è l’elaborazione più completa che sia stata mai tentata.
Wednesday, February 25, 2009
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Thomas Aquinas (1224-1274) Part
Nacque a Roccasecca di Aquino (FR) nel 1224 e morì a Fossanova (LT) nel 1274.Compì i primi studi nel monastero di Montecassino. Li perfezionò a Napoli nello studio generale dei domenicani.
Entrò nell’ordine nel 1244 e nel 1245 fu mandato a compiere gli studi filosofici e teologici prima Parigi e poi a Colonia dove ebbe come maestro Sant’Alberto Magno. Nel 1252 iniziò l’insegnamento a Parigi prima come baccalaureato e poi come magister. Dal 1257 fu aggregato al corpo accademico dell’università la Sorbona.
Nel 1260 dovette lasciare l’insegnamento per divenire segretario di Urbano IV prima e Clemente IV poi. Dal 1268 al 1272 tornò ad insegnare a Parigi che lasciò definitivamente per prendere la direzione dello studio generale di Napoli. Invitato da Gregorio X al Concilio di Lione, morì a Fossanova (LT) mentre era in viaggio nel 1274. Fu proclamato dottore della chiesa nel 1567.
Trasmise la sua dottrina in varie opere: Commentari alla Sacra Scrittura, Commentari filosofici, Commentario alle Sentenze, De malo, De virtutibus, De veritate, Summa contra gentes, Summa Theologiae. Tommaso fu un autore fecondissimo.
Tommaso fu un grande filosofo, ma soprattutto fu teologo. Nel Commento alle Sentenze sostiene che la teologia ha un carattere eminentemente speculativo, ha cioè come fine la contemplazione della verità. Questo lo sostiene contro la scuola francescana e contro il suo maestro Alberto Magno.
Certamente la teologia è anche pratica, perché la Sacra Scrittura, fonte primaria del suo studio, offre numerosi insegnamenti che riguardano i comportamenti pratici. L’aspetto pratico deve lo stesso essere trattato con metodo speculativo.
Il concetto di teologia introdotto da Tommaso è essenziale per la elaborazione di una dottrina morale cristiana, fondata sui principi dedotti della rivelazione, organizzato sul carattere scientifico della teologia nel suo insieme. L’Angelico sviluppa questi principi nella Summa Theologiae.
La Summa è l’opera più riuscita e rappresentativa dell’intero pensiero di Tommaso. Di carattere espressamente teologico, redatta in epoca matura, si pone come testo di introduzione degli studenti alla teologia.
Un trattato di teologia deve occuparsi di Dio: come essere in sé e come principio delle cose; come bene, cioè come fine ultimo delle creature, come via in Cristo per ricondurre a sé fallen man. The Summa
contains an in regulating the moral life as extensive as the other treaties, acts as the original contribution in relation to other theological contribution of the time.
The distinction from the rest of the theme of moral theology is explained in the prologue of the "first secundae", where a definition of highly original and important man, "man is created in the image of God, intelligent, free, and having power over their acts (for if potestativum).
Thomas, after treating of God and of his powers, goes on to speak of man, capable of being considered the beginning of his act.
Man and anthropology, had the Angelic already discussed in Part One (qq. 75-102) had, that is, spoken of man as it was created by God in the second part describes how the man must get through their acts.
The large discussion of the moral in man and its evaluation, and the various conceptual explanations that are deducted, the whole issue remains speculative. In other words, Thomas has had a major theoretical effort to give the Christian to know the characteristics of science, not merely to repeat as stated by "auctoritates. However
Thomas prevail in the attention to the needs auctoritates than speculative, ciò perché viene posto maggiore attenzione all’autorità della fede rispetto all’autorità dell’intelletto.
La riflessione di Tommaso come il pensiero scolastico procede con la proposta delle cose note, cioè dalle affermazioni autorevoli (auctoritates), per cercare di pervenire ad una fruttuosa sintesi.
Questo è lo schema della trattazione della riflessione morale di Tommaso. Prima secundae: dopo aver trattato del fine o della beatitudine (beatitudo) al quale tende ogni uomo (qq. 1-5), si passa a trattare degli atti mediante i quali viene perseguito il fine. Gli atti umani in se stessi: sono quegli atti volontari propri dell’uomo, la loro psicologia e la moralità (qq. 6-21) e gli atti common with the animals or instincts. We passed on the passions (qq. 22-48) and the principles of human acts, which are internal (or good clothes and gifts and virtues and vices or bad sins) (49-89), external: the law and grace (90-114), which have their roots outside man, but bearing on the act.
The second part is of particular acts: acts that are common to all men (the theological virtues (qq 1-46) and those of the cardinal virtues (47-170) and its acts of some persons (171-170).
The moral of Thomas is a moral virtue and the gifts and not the duties, obligations and sins.
As we have said, the moral development of Thomas is primarily theological, because it is part of its general discourse about God 'theocentric.
dell'exitus It is inscribed in the scheme of creation by God and the creatures of God reditus reditus is the return to the origin of creation through human action. E 'in this truth that moral action, which has its starting point in creation, is its thickness.
Man, created in the image of God and empowered to manage their own acts, must make the most of its orientation to God in Jesus Christ.
If the moral reality is the reality of their way to God, it follows that the end is the fundamental category of reflection morale dell’aquinate. Infatti il trattato sul fine è il fulcro dell’intero sistema morale del dottore angelico.
L’aver collocato il trattato sul fine all’inizio delle due sezioni in cui è divisa la Seconda parte si tratta di una profonda intuizione, vuol dire che la beatitudine è il principio necessario e immutabile che funge da norma ad ogni azione concreta e costituisce il fondamento scientifico di dette azioni.
Tutto l’agire acquista senso e valore perché fa riferimento al fine. E’ il fine che specifica gli atti: sia come umani che come morali.
L’uomo realizza la sua vocazione nella storia e nel mondo ed è responsabile con Dio e gli altri dell’attuazione del disegno fondamentale that its implementation over time, but that transcends time.
Like any creature, man has an end, his good, to be implemented, because this is God's creation. It follows that he has a plan established by God to bring to fruition with his free activity.
The design for all is the eternal law of God which man is made a sharer. The eternal law of God is the rational level, the order of the universe through which the divine wisdom directs all things to their end.
Entrò nell’ordine nel 1244 e nel 1245 fu mandato a compiere gli studi filosofici e teologici prima Parigi e poi a Colonia dove ebbe come maestro Sant’Alberto Magno. Nel 1252 iniziò l’insegnamento a Parigi prima come baccalaureato e poi come magister. Dal 1257 fu aggregato al corpo accademico dell’università la Sorbona.
Nel 1260 dovette lasciare l’insegnamento per divenire segretario di Urbano IV prima e Clemente IV poi. Dal 1268 al 1272 tornò ad insegnare a Parigi che lasciò definitivamente per prendere la direzione dello studio generale di Napoli. Invitato da Gregorio X al Concilio di Lione, morì a Fossanova (LT) mentre era in viaggio nel 1274. Fu proclamato dottore della chiesa nel 1567.
Trasmise la sua dottrina in varie opere: Commentari alla Sacra Scrittura, Commentari filosofici, Commentario alle Sentenze, De malo, De virtutibus, De veritate, Summa contra gentes, Summa Theologiae. Tommaso fu un autore fecondissimo.
Tommaso fu un grande filosofo, ma soprattutto fu teologo. Nel Commento alle Sentenze sostiene che la teologia ha un carattere eminentemente speculativo, ha cioè come fine la contemplazione della verità. Questo lo sostiene contro la scuola francescana e contro il suo maestro Alberto Magno.
Certamente la teologia è anche pratica, perché la Sacra Scrittura, fonte primaria del suo studio, offre numerosi insegnamenti che riguardano i comportamenti pratici. L’aspetto pratico deve lo stesso essere trattato con metodo speculativo.
Il concetto di teologia introdotto da Tommaso è essenziale per la elaborazione di una dottrina morale cristiana, fondata sui principi dedotti della rivelazione, organizzato sul carattere scientifico della teologia nel suo insieme. L’Angelico sviluppa questi principi nella Summa Theologiae.
La Summa è l’opera più riuscita e rappresentativa dell’intero pensiero di Tommaso. Di carattere espressamente teologico, redatta in epoca matura, si pone come testo di introduzione degli studenti alla teologia.
Un trattato di teologia deve occuparsi di Dio: come essere in sé e come principio delle cose; come bene, cioè come fine ultimo delle creature, come via in Cristo per ricondurre a sé fallen man. The Summa
contains an in regulating the moral life as extensive as the other treaties, acts as the original contribution in relation to other theological contribution of the time.
The distinction from the rest of the theme of moral theology is explained in the prologue of the "first secundae", where a definition of highly original and important man, "man is created in the image of God, intelligent, free, and having power over their acts (for if potestativum).
Thomas, after treating of God and of his powers, goes on to speak of man, capable of being considered the beginning of his act.
Man and anthropology, had the Angelic already discussed in Part One (qq. 75-102) had, that is, spoken of man as it was created by God in the second part describes how the man must get through their acts.
The large discussion of the moral in man and its evaluation, and the various conceptual explanations that are deducted, the whole issue remains speculative. In other words, Thomas has had a major theoretical effort to give the Christian to know the characteristics of science, not merely to repeat as stated by "auctoritates. However
Thomas prevail in the attention to the needs auctoritates than speculative, ciò perché viene posto maggiore attenzione all’autorità della fede rispetto all’autorità dell’intelletto.
La riflessione di Tommaso come il pensiero scolastico procede con la proposta delle cose note, cioè dalle affermazioni autorevoli (auctoritates), per cercare di pervenire ad una fruttuosa sintesi.
Questo è lo schema della trattazione della riflessione morale di Tommaso. Prima secundae: dopo aver trattato del fine o della beatitudine (beatitudo) al quale tende ogni uomo (qq. 1-5), si passa a trattare degli atti mediante i quali viene perseguito il fine. Gli atti umani in se stessi: sono quegli atti volontari propri dell’uomo, la loro psicologia e la moralità (qq. 6-21) e gli atti common with the animals or instincts. We passed on the passions (qq. 22-48) and the principles of human acts, which are internal (or good clothes and gifts and virtues and vices or bad sins) (49-89), external: the law and grace (90-114), which have their roots outside man, but bearing on the act.
The second part is of particular acts: acts that are common to all men (the theological virtues (qq 1-46) and those of the cardinal virtues (47-170) and its acts of some persons (171-170).
The moral of Thomas is a moral virtue and the gifts and not the duties, obligations and sins.
As we have said, the moral development of Thomas is primarily theological, because it is part of its general discourse about God 'theocentric.
dell'exitus It is inscribed in the scheme of creation by God and the creatures of God reditus reditus is the return to the origin of creation through human action. E 'in this truth that moral action, which has its starting point in creation, is its thickness.
Man, created in the image of God and empowered to manage their own acts, must make the most of its orientation to God in Jesus Christ.
If the moral reality is the reality of their way to God, it follows that the end is the fundamental category of reflection morale dell’aquinate. Infatti il trattato sul fine è il fulcro dell’intero sistema morale del dottore angelico.
L’aver collocato il trattato sul fine all’inizio delle due sezioni in cui è divisa la Seconda parte si tratta di una profonda intuizione, vuol dire che la beatitudine è il principio necessario e immutabile che funge da norma ad ogni azione concreta e costituisce il fondamento scientifico di dette azioni.
Tutto l’agire acquista senso e valore perché fa riferimento al fine. E’ il fine che specifica gli atti: sia come umani che come morali.
L’uomo realizza la sua vocazione nella storia e nel mondo ed è responsabile con Dio e gli altri dell’attuazione del disegno fondamentale that its implementation over time, but that transcends time.
Like any creature, man has an end, his good, to be implemented, because this is God's creation. It follows that he has a plan established by God to bring to fruition with his free activity.
The design for all is the eternal law of God which man is made a sharer. The eternal law of God is the rational level, the order of the universe through which the divine wisdom directs all things to their end.
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Bagnoreggio St. Bonaventure (1218-1274 )
was born in Bagnoreggio (VT) in 1218 and died in Lyon in 1274. At baptism he was called John, and since his dad his name was called Giovanni di Fidanza Fidanza. In 1243 he joined the Franciscans took the name of Bonaventura. He completed his theological studies in Paris where he was taught by Alexander of Hales. In 1248 he began teaching as a baccalaureate in 1254 and was promoted magister. Never got the professorship to the opposition of the secular against the religious teachers. Even St. Thomas will be involved in the same issue. In 1257 there was an intervention by the Holy See that dipanò the issue. That same year, Bonaventure was elected master general of the order and was never able to occupy the chair at the Sorbonne. In 1273 he was appointed bishop of Albano and a cardinal. E 'doctor of the church since 1588.
Bonaventura ha composto molte opere di indole filosofica, teologica, esegetica, ascetica e oratoria. Quelle teologiche precedono quelle ascetico-mistiche. La sua esegesi è ancora informata allo stile platonico agostiniano, pur riservando largo spazio alle nuove acquisizione e soprattutto all’aristotelismo, che però rifiuta come sistema.
Scrisse: un Commento alle sentenze, il Breviloquium, Itinerario della mente a Dio, Itinerario della mente in se stesso e la Triplice via. In quest’ultima opera propone le celebri tre vie: la purgativa, la illuminativa e l’unitiva, intese non come a sé stanti e successive, ma componenti sincroniche del movimento verso Dio.
Egli non assegna un posto distinto alle considerazioni morali, ma le espone seguendo sia l’ordine del Lombardo che quello di A. di Hales.
Bonaventura fa un uso limitato delle categorie filosofiche ed è restio a far uso della morale dei filosofi. Egli esalta il primato della teologia sulla filosofia e ne dichiara la sua ancillarità, ritenendo che la ragione non è in grado di produrre una metafisica adeguata se la filosofia non è illuminata dalla luce della fede. La fede nella verità rivelata deve essere all’origine di ogni speculazione filosofica. Egli dimostra che tutte le scienze, le arti e soprattutto la filosofia, hanno bisogno dell’aiuto teologia per raggiungere la loro perfezione.
Per Bonaventuta il problema morale si riduce al cammino della mente in Dio, ne consegue che ogni discorso teologico è anche etico, perché la cosa più importante è che compiamo il bene.
Pertanto non accettando la divisione della teologia in speculativa e pratica, rifiuta l’elaborazione di una teologia morale distinta entro l’universale sapere teologico. In questo si dissocia dal maestro di Hales il quale nella sua Summa sosteneva il contrario.
Il maestro francescano sostiene l’idea che la teologia abbia una funzione prevalentemente affettiva e spirituale e sia una conoscenza che spinge all’amore, perché ha per fine di renderci più buoni. Questo principio ha il merito indiscutibile di difendere con forza l’unità del sapere teologico.
La teologia morale , come tutta la teologia is intended to lead to holiness. This approach does not allow to consider Bonaventura Christian activity as a subject of speculation and scientific study, preventing the development of a moral theology as a science agency. For the seraphic doctor
the starting point of all theological reflection is always and only Christ (Christ-), \u200b\u200bthe Word of God, the source of all sciences and supreme model. Christ is also the center of moral life. It follows that his teaching and his life are the foundation and the hermeneutic rule of moral action.
Each creature is from God and can return to God following the example of Christ. God is the moving principle, the rule manager and the end that peace non solo di ogni essere, ma di ogni atto.
Ne segue che l’agire e retto se è: a Deo, secundum Deum e ad Deum!
Dio è il fine verso cui tende la nostra volontà informata dalla carità, assolutamente necessaria perché l’azione possa essere buona e meritoria. L’uomo, immagine di Dio, deve agire conformemente alla carità e alla volontà di Dio che si manifesta nella legge naturale. Le azioni quotidiane che non sono informate alla carità sono moralmente indifferenti.
Tutto l’insegnamento di Bonaventura è informato alla tradizione agostiniana e alla spiritualità francescana.
Di fronte al pericolo di un dualismo di pensiero cristiano insito nella scoperta dell’aristotelismo, he wanted to save the Christian ideal of knowledge only, grafted by faith in divine knowledge, in a unit not confused, but organically ordered
Franciscan spirituality, then helped him to consider the individual moments of learning as progressive steps towards full union with God, who is only love.
It 's true that the moral act requires the participation of reason, which seeks the moral law inherent in the principles of natural law, an expression of the eternal law, but the path of man towards God can not be placed solely on the intellectual plane: it requires also the contribution of the will enlightened by the divine light. And 'thanks to this light that any rational assessment, and any free choice are intrinsically ordered and directed to the end represented by the absolute Being, and as truth as well.
not only the intelligence is enlightened by God, but the determination is inherently inclined towards the good. This is the synderesis that, enlightened by God, guide the assessment of the individual conscience to conform to the supreme good choices.
The will, which has the free will is the faculty which is determined by itself in view of the glory of God, beyond good only natural.
moral action, according to Bonaventure, is highly dependent on virtue, defined as the permanent inclinations of the will to act righteously. The virtues are natural if there is not really the grace of God with their theological or infused virtues. The latter have the power:
- to encourage the development of virtuous habits,
- cannot the natural virtues exist,
- to communicate the opportunity to perform works perfect.
Under the influence of grace, the virtues illuminate the soul and lead it to God's gifts of the Holy Spirit, in turn, the perfect virtue. To perfection, then, comes by degrees, purgative, lighting and perfect. Beyond everything, there is the contemplative life. The charity has
faith, hope God gives confidence in the cardinal virtues, Instead, they are means that enable man to act according to the demands of charity. Justice regulates relations between people.
In conclusion we can say that Bonaventura concept of God as the ultimate cause of all things, which are intrinsically ordered to Him man, the image of God, reach the fullness of meaning in full possession of God
Man is constitutively in the possession of supernatural desire for happiness, but can not reach with only nature and therefore in need of grace. The Christian experience come to fulfillment when the Holy Spirit with the gift of wisdom, it combines the soul to God
You can say that the moral life Bonaventure coincide con l’esperienza mistica. L’esperienza morale raggiunge la sua pienezza di senso quando l'affettività dell’uomo viene trasformata in Dio. La vita morale allora coincide con la imitazione mistica di Cristo.
La profonda unità tra teologia e vita, tra sapienza del cuore e della mente, tra teologia morale e mistica, fanno assurgere la riflessione teologica di Bonaventura a una sintesi completa della vita.
I punti chiave della sintesi teologica di Bonventura sono:
- l’esemplarismo cristologico,
- il primato della carità,
- il volontarismo.
I suoi successori Duns Scoto (1264-1308) e Guglielmo di Ockham (1280-1349) portarono quest’ultimo elemento alle estreme conseguenze.
was born in Bagnoreggio (VT) in 1218 and died in Lyon in 1274. At baptism he was called John, and since his dad his name was called Giovanni di Fidanza Fidanza. In 1243 he joined the Franciscans took the name of Bonaventura. He completed his theological studies in Paris where he was taught by Alexander of Hales. In 1248 he began teaching as a baccalaureate in 1254 and was promoted magister. Never got the professorship to the opposition of the secular against the religious teachers. Even St. Thomas will be involved in the same issue. In 1257 there was an intervention by the Holy See that dipanò the issue. That same year, Bonaventure was elected master general of the order and was never able to occupy the chair at the Sorbonne. In 1273 he was appointed bishop of Albano and a cardinal. E 'doctor of the church since 1588.
Bonaventura ha composto molte opere di indole filosofica, teologica, esegetica, ascetica e oratoria. Quelle teologiche precedono quelle ascetico-mistiche. La sua esegesi è ancora informata allo stile platonico agostiniano, pur riservando largo spazio alle nuove acquisizione e soprattutto all’aristotelismo, che però rifiuta come sistema.
Scrisse: un Commento alle sentenze, il Breviloquium, Itinerario della mente a Dio, Itinerario della mente in se stesso e la Triplice via. In quest’ultima opera propone le celebri tre vie: la purgativa, la illuminativa e l’unitiva, intese non come a sé stanti e successive, ma componenti sincroniche del movimento verso Dio.
Egli non assegna un posto distinto alle considerazioni morali, ma le espone seguendo sia l’ordine del Lombardo che quello di A. di Hales.
Bonaventura fa un uso limitato delle categorie filosofiche ed è restio a far uso della morale dei filosofi. Egli esalta il primato della teologia sulla filosofia e ne dichiara la sua ancillarità, ritenendo che la ragione non è in grado di produrre una metafisica adeguata se la filosofia non è illuminata dalla luce della fede. La fede nella verità rivelata deve essere all’origine di ogni speculazione filosofica. Egli dimostra che tutte le scienze, le arti e soprattutto la filosofia, hanno bisogno dell’aiuto teologia per raggiungere la loro perfezione.
Per Bonaventuta il problema morale si riduce al cammino della mente in Dio, ne consegue che ogni discorso teologico è anche etico, perché la cosa più importante è che compiamo il bene.
Pertanto non accettando la divisione della teologia in speculativa e pratica, rifiuta l’elaborazione di una teologia morale distinta entro l’universale sapere teologico. In questo si dissocia dal maestro di Hales il quale nella sua Summa sosteneva il contrario.
Il maestro francescano sostiene l’idea che la teologia abbia una funzione prevalentemente affettiva e spirituale e sia una conoscenza che spinge all’amore, perché ha per fine di renderci più buoni. Questo principio ha il merito indiscutibile di difendere con forza l’unità del sapere teologico.
La teologia morale , come tutta la teologia is intended to lead to holiness. This approach does not allow to consider Bonaventura Christian activity as a subject of speculation and scientific study, preventing the development of a moral theology as a science agency. For the seraphic doctor
the starting point of all theological reflection is always and only Christ (Christ-), \u200b\u200bthe Word of God, the source of all sciences and supreme model. Christ is also the center of moral life. It follows that his teaching and his life are the foundation and the hermeneutic rule of moral action.
Each creature is from God and can return to God following the example of Christ. God is the moving principle, the rule manager and the end that peace non solo di ogni essere, ma di ogni atto.
Ne segue che l’agire e retto se è: a Deo, secundum Deum e ad Deum!
Dio è il fine verso cui tende la nostra volontà informata dalla carità, assolutamente necessaria perché l’azione possa essere buona e meritoria. L’uomo, immagine di Dio, deve agire conformemente alla carità e alla volontà di Dio che si manifesta nella legge naturale. Le azioni quotidiane che non sono informate alla carità sono moralmente indifferenti.
Tutto l’insegnamento di Bonaventura è informato alla tradizione agostiniana e alla spiritualità francescana.
Di fronte al pericolo di un dualismo di pensiero cristiano insito nella scoperta dell’aristotelismo, he wanted to save the Christian ideal of knowledge only, grafted by faith in divine knowledge, in a unit not confused, but organically ordered
Franciscan spirituality, then helped him to consider the individual moments of learning as progressive steps towards full union with God, who is only love.
It 's true that the moral act requires the participation of reason, which seeks the moral law inherent in the principles of natural law, an expression of the eternal law, but the path of man towards God can not be placed solely on the intellectual plane: it requires also the contribution of the will enlightened by the divine light. And 'thanks to this light that any rational assessment, and any free choice are intrinsically ordered and directed to the end represented by the absolute Being, and as truth as well.
not only the intelligence is enlightened by God, but the determination is inherently inclined towards the good. This is the synderesis that, enlightened by God, guide the assessment of the individual conscience to conform to the supreme good choices.
The will, which has the free will is the faculty which is determined by itself in view of the glory of God, beyond good only natural.
moral action, according to Bonaventure, is highly dependent on virtue, defined as the permanent inclinations of the will to act righteously. The virtues are natural if there is not really the grace of God with their theological or infused virtues. The latter have the power:
- to encourage the development of virtuous habits,
- cannot the natural virtues exist,
- to communicate the opportunity to perform works perfect.
Under the influence of grace, the virtues illuminate the soul and lead it to God's gifts of the Holy Spirit, in turn, the perfect virtue. To perfection, then, comes by degrees, purgative, lighting and perfect. Beyond everything, there is the contemplative life. The charity has
faith, hope God gives confidence in the cardinal virtues, Instead, they are means that enable man to act according to the demands of charity. Justice regulates relations between people.
In conclusion we can say that Bonaventura concept of God as the ultimate cause of all things, which are intrinsically ordered to Him man, the image of God, reach the fullness of meaning in full possession of God
Man is constitutively in the possession of supernatural desire for happiness, but can not reach with only nature and therefore in need of grace. The Christian experience come to fulfillment when the Holy Spirit with the gift of wisdom, it combines the soul to God
You can say that the moral life Bonaventure coincide con l’esperienza mistica. L’esperienza morale raggiunge la sua pienezza di senso quando l'affettività dell’uomo viene trasformata in Dio. La vita morale allora coincide con la imitazione mistica di Cristo.
La profonda unità tra teologia e vita, tra sapienza del cuore e della mente, tra teologia morale e mistica, fanno assurgere la riflessione teologica di Bonaventura a una sintesi completa della vita.
I punti chiave della sintesi teologica di Bonventura sono:
- l’esemplarismo cristologico,
- il primato della carità,
- il volontarismo.
I suoi successori Duns Scoto (1264-1308) e Guglielmo di Ockham (1280-1349) portarono quest’ultimo elemento alle estreme conseguenze.
What Does Elevated Levels Of Bilirubin Mean
Peter Abelard (1079-1142)
Il personaggio più rappresentativo della scuola urbana è senz’altro Abelardo. Nacque a Le Pallet vicino Nantes nel 1079 e morì a Chalon sur Saon nel 1142. Fu un vero girovago tanto da essere definito "peripateticus palatinus".
Ebbe come maestri a Tours il nominalista Roscellino e a Parigi Guglielmo di Champeaux . Fu così critico dei suoi maestri tanto da ripudiarli. Per rimediare ai loro errori aprì una scuola a Parigi nel 1108 sulle colline di Santa Genoveffa, nonostante l’opposizione del maestro Guglielmo.
Frequentò, poi, per alcuni anni la scuola di Anselmo di Laon (1150- 1117), poi nel 1113 tornò a Parigi per insegnare al posto William in the meantime had retired to San Vittore.
In this period falls in love with Heloise, his disciple and in 1116 the wife illegally raising the decomposed reaction of Fulbert, the uncle of Heloise. This was forced to become a nun in the cloistered convent of Argenteuil, Abelard took refuge first in 1118 in S. Denis, where he wrote his treatise on the Trinity, which was condemned by the synod is the instigation of Bernard de Soissons in 1121.
Despite his misfortunes to his lectures always had a large number of pupils!
In 1140 he was condemned by the Council of Sens, and was welcomed by Peter the Venerable at Cluny which prepared him to be reconciled with Bernard and his main rival to the church. His life is
nota dall’autobiografia dal titolo "Historia calamitatum mearum".
Abelardo ha esercitato sui posteri una enorme influenza!
Egli insegna che la teologia non deve limitarsi a commentare la Sacra Scrittura, ma deve utilizzare la dialettica che aiuta lo spirito umano a comprendere la fede e a dialogare con i filosofi.
Questo principio lo mise in contrasto con le scuole monastiche e soprattutto con Bernardo.
Nel secondo libro della Theologia christiana fa un’appassionata apologia dei filosofi. Nel Dialogo sostiene che l’etica pagana è così perfetta che gli autori cristiani non devono avere nessun timore di assumerla nella riflessione morale cristiana. Anch’essa, infatti, indica in che consiste il supremo bene and how to achieve it.
Do not be surprised if Abelard treats moral problems with the rigor of logical reasoning.
E 'follower of Augustine, but does not believe the specificity of Christian morality, while maintaining their independence, dividing it into fides, caritas et sacramentum.
In the chapter on charity includes both moral and theological virtues that those cardinals. Replaces the prudence with science and considers natural virtue and grace given by or infused.
In the Treaty of ethics, philosophical work, denies a moral too objective, emphasizing that too much of the material element and disregard for the psychological conditions.
Abelard teaches the importance of the personal factor, dell’intenzione e della responsabilità. L’elaborazione della sua morale è rigorosamente basata sull’intenzione.
Con la tesi dell’intenzione Abelardo intende correggere forme di oggettivismo morale presenti nella cultura del tempo che tendevano a ridurre l’agire umano alla semplice esteriorità, al materialismo morale presente nei libri penitenziali. Il passaggio dalla moralità dell’atto alla qualità dell’intenzione provocò vivaci reazioni.
Privilegiando l’intenzione si andava a negare la possibilità di compiere atti intrinsecamente cattivi. Fu soprattutto Bernardo a polemizzare con Abelardo. Si trattava di mantenere un difficile equilibrio tra coscienza e legge, fra rettitudine di intenzione e norma oggettiva.
Secondo Abelardo ciò che determina il bene e il male è l’intenzione, il consenso, la coscienza. L’agire non può essere considerato per se stesso virtuoso o peccaminoso, lo diventa secondo l’intenzione.
Questo principio porta Abelardo a rendere autonoma la coscienza da leggi morali oggettive. Egli pone, inoltre, il problema del peccato spostandolo nel rapporto intimo con Dio. Distingue tra peccato propriamente detto, vizio dell’anima e azione cattiva. Il vizio dell’anima consiste nell’inclinazione ad acconsentire a ciò che è proibito o vietato. Solo il consenso intenzionale costituisce il peccato che è il non fare ciò che si deve fare.
L’azione cattiva è quella fatta ma non voluta o preterintenzionale. Il pericolo consiste nella possibilità che ognuno possa farsi una legge universale ed eterna.
Per Abelardo la regola immanente e assoluta della moralità è costituta dalla coscienza individuale, una specie di soggettivismo morale, Se la moralità di un atto è essenzialmente interiore, la regola della moralità è data dall’adeguamento dell’atto alla legge di Dio. Il problema è la conoscibilità di tale legge.
L’elaborazione morale che dopo Agostino si era sviluppata sul rapporto tra legge e storia, ponendo l’interiorità come luogo in cui tale rapporto viene posto in maniera corretta o sbagliata, entrò nella riflessione medioevale attraverso Anselmo e Abelardo diventando il vero problema morale e cioè: il soggetto è chiamato ad operare la mediazione tra bene-legge-storia, collocandosi in modo cosciente e libero nell’ordine morale.
In questo periodo vengono non caso elaborati i primi trattati sulla coscienza.
Ebbe come maestri a Tours il nominalista Roscellino e a Parigi Guglielmo di Champeaux . Fu così critico dei suoi maestri tanto da ripudiarli. Per rimediare ai loro errori aprì una scuola a Parigi nel 1108 sulle colline di Santa Genoveffa, nonostante l’opposizione del maestro Guglielmo.
Frequentò, poi, per alcuni anni la scuola di Anselmo di Laon (1150- 1117), poi nel 1113 tornò a Parigi per insegnare al posto William in the meantime had retired to San Vittore.
In this period falls in love with Heloise, his disciple and in 1116 the wife illegally raising the decomposed reaction of Fulbert, the uncle of Heloise. This was forced to become a nun in the cloistered convent of Argenteuil, Abelard took refuge first in 1118 in S. Denis, where he wrote his treatise on the Trinity, which was condemned by the synod is the instigation of Bernard de Soissons in 1121.
Despite his misfortunes to his lectures always had a large number of pupils!
In 1140 he was condemned by the Council of Sens, and was welcomed by Peter the Venerable at Cluny which prepared him to be reconciled with Bernard and his main rival to the church. His life is
nota dall’autobiografia dal titolo "Historia calamitatum mearum".
Abelardo ha esercitato sui posteri una enorme influenza!
Egli insegna che la teologia non deve limitarsi a commentare la Sacra Scrittura, ma deve utilizzare la dialettica che aiuta lo spirito umano a comprendere la fede e a dialogare con i filosofi.
Questo principio lo mise in contrasto con le scuole monastiche e soprattutto con Bernardo.
Nel secondo libro della Theologia christiana fa un’appassionata apologia dei filosofi. Nel Dialogo sostiene che l’etica pagana è così perfetta che gli autori cristiani non devono avere nessun timore di assumerla nella riflessione morale cristiana. Anch’essa, infatti, indica in che consiste il supremo bene and how to achieve it.
Do not be surprised if Abelard treats moral problems with the rigor of logical reasoning.
E 'follower of Augustine, but does not believe the specificity of Christian morality, while maintaining their independence, dividing it into fides, caritas et sacramentum.
In the chapter on charity includes both moral and theological virtues that those cardinals. Replaces the prudence with science and considers natural virtue and grace given by or infused.
In the Treaty of ethics, philosophical work, denies a moral too objective, emphasizing that too much of the material element and disregard for the psychological conditions.
Abelard teaches the importance of the personal factor, dell’intenzione e della responsabilità. L’elaborazione della sua morale è rigorosamente basata sull’intenzione.
Con la tesi dell’intenzione Abelardo intende correggere forme di oggettivismo morale presenti nella cultura del tempo che tendevano a ridurre l’agire umano alla semplice esteriorità, al materialismo morale presente nei libri penitenziali. Il passaggio dalla moralità dell’atto alla qualità dell’intenzione provocò vivaci reazioni.
Privilegiando l’intenzione si andava a negare la possibilità di compiere atti intrinsecamente cattivi. Fu soprattutto Bernardo a polemizzare con Abelardo. Si trattava di mantenere un difficile equilibrio tra coscienza e legge, fra rettitudine di intenzione e norma oggettiva.
Secondo Abelardo ciò che determina il bene e il male è l’intenzione, il consenso, la coscienza. L’agire non può essere considerato per se stesso virtuoso o peccaminoso, lo diventa secondo l’intenzione.
Questo principio porta Abelardo a rendere autonoma la coscienza da leggi morali oggettive. Egli pone, inoltre, il problema del peccato spostandolo nel rapporto intimo con Dio. Distingue tra peccato propriamente detto, vizio dell’anima e azione cattiva. Il vizio dell’anima consiste nell’inclinazione ad acconsentire a ciò che è proibito o vietato. Solo il consenso intenzionale costituisce il peccato che è il non fare ciò che si deve fare.
L’azione cattiva è quella fatta ma non voluta o preterintenzionale. Il pericolo consiste nella possibilità che ognuno possa farsi una legge universale ed eterna.
Per Abelardo la regola immanente e assoluta della moralità è costituta dalla coscienza individuale, una specie di soggettivismo morale, Se la moralità di un atto è essenzialmente interiore, la regola della moralità è data dall’adeguamento dell’atto alla legge di Dio. Il problema è la conoscibilità di tale legge.
L’elaborazione morale che dopo Agostino si era sviluppata sul rapporto tra legge e storia, ponendo l’interiorità come luogo in cui tale rapporto viene posto in maniera corretta o sbagliata, entrò nella riflessione medioevale attraverso Anselmo e Abelardo diventando il vero problema morale e cioè: il soggetto è chiamato ad operare la mediazione tra bene-legge-storia, collocandosi in modo cosciente e libero nell’ordine morale.
In questo periodo vengono non caso elaborati i primi trattati sulla coscienza.
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ERASMUS IN PALERMO Palermo
For anyone who wants to spend their study period in Palermo will show you pictures of this wonderful city.
Palermo is a city unique and inimitable, is a mysterious city, full of charm, culture and folklore.
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Wednesday, February 4, 2009
Denise Milani Frontal
ERASMUS
Credo che l’idea di andare a vivere per un breve periodo in una città straniera, impararne la lingua e confrontarsi con una cultura diversa dalla propria sia molto affascinante per tutti. L’erasmus è il progetto that allows university students to spend a period abroad. The 'ERASMUS experience is a unique and unforgettable experience that changes your life and' rich. Erasmus is independence, growth, freedom, and of course pure fun. These are certainly good reasons to decide to leave their country and spend a fairly long period in a foreign land, where climate, language, people, places, in short, everything is unknown. That makes it a little 'fear, but the real difficulties of such an experience are not sure changes in who goes in because let's face Erasmus has a great desire to change! • What is
Erasmus program and how it works • How to participate
• What are the favorite destinations for Erasmus students
• Palermo
What is the Erasmus program and how it works
The Erasmus (European Community Action Scheme for the Mobility of University Students), founded in 1987 by the European Community, is an exchange program that involves more than the countries of the 'European Union (Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Poland, Portugal, United Kingdom, Czech Republic, Romania, Slovakia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria) anche i Paesi dello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda, Liechtenstein) ed altri Paesi Associati (Turchia). Il progetto erasmus offre la possibilità, agli studenti universitari di questi Paesi, di trascorrere un periodo di studi significativo in un altro Paese per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi e di ricevere il pieno riconoscimento degli esami sostenuti nell’università ospitante. Durante questi mesi infatti gli studenti seguono regolarmente le lezioni e svolgono gli esami. L’ Unione Europea da ad ogni studente una borsa di studio di circa 170euro al mese,alla quale va aggiunto il contributo della propria facoltà, che varia da università ad università. la borsa da inoltre la possibilità to play a language course before the course, the faculty host. Since 1987 more than one million students through the Erasmus program, conducted a study period abroad. How to participate
First you need to remember that they can participate in the project all university students enrolled in second and subsequent years. Interested students may submit their application to the appropriate office of your university and participate in the selection. To this end, you should complete the application form indicating the locations in order of preference, attach a photocopy of the book and an interview in the language of the country host. Applications will be reviewed by a committee which will select students who will be awarded scholarships.
What are the favorite destinations for students?
Among the favorite destinations for Italian students for university exchanges are: Spain, France, Germany and the UK. But we see the number of students who choose Italy for their own period of study abroad. Country of origin No.
incoming students in
Italy Spain Germany 1857 5291
France 1.642
Polonia 824
Portogallo 771
Regno Unito 658
Romania 466
Belgio 443
Austria 426
Ungheria 272
Paesi Bassi 270
Grecia 265
Turchia 209
Repubblica Ceca 193
Finlandia 178
Svezia 133
Lituania 105
Irlanda 87
Norvegia 80
Slovenia 76
Slovacchia 73
Danimarca 68
Malta 57
Bulgaria 51
Estonia 50 29
Latvia Luxembourg 6 Cyprus 7
Iceland 3 Liechtenstein 1
total 14,591
Credo che l’idea di andare a vivere per un breve periodo in una città straniera, impararne la lingua e confrontarsi con una cultura diversa dalla propria sia molto affascinante per tutti. L’erasmus è il progetto that allows university students to spend a period abroad. The 'ERASMUS experience is a unique and unforgettable experience that changes your life and' rich. Erasmus is independence, growth, freedom, and of course pure fun. These are certainly good reasons to decide to leave their country and spend a fairly long period in a foreign land, where climate, language, people, places, in short, everything is unknown. That makes it a little 'fear, but the real difficulties of such an experience are not sure changes in who goes in because let's face Erasmus has a great desire to change! • What is
Erasmus program and how it works • How to participate
• What are the favorite destinations for Erasmus students
• Palermo
What is the Erasmus program and how it works
The Erasmus (European Community Action Scheme for the Mobility of University Students), founded in 1987 by the European Community, is an exchange program that involves more than the countries of the 'European Union (Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Poland, Portugal, United Kingdom, Czech Republic, Romania, Slovakia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria) anche i Paesi dello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda, Liechtenstein) ed altri Paesi Associati (Turchia). Il progetto erasmus offre la possibilità, agli studenti universitari di questi Paesi, di trascorrere un periodo di studi significativo in un altro Paese per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi e di ricevere il pieno riconoscimento degli esami sostenuti nell’università ospitante. Durante questi mesi infatti gli studenti seguono regolarmente le lezioni e svolgono gli esami. L’ Unione Europea da ad ogni studente una borsa di studio di circa 170euro al mese,alla quale va aggiunto il contributo della propria facoltà, che varia da università ad università. la borsa da inoltre la possibilità to play a language course before the course, the faculty host. Since 1987 more than one million students through the Erasmus program, conducted a study period abroad. How to participate
First you need to remember that they can participate in the project all university students enrolled in second and subsequent years. Interested students may submit their application to the appropriate office of your university and participate in the selection. To this end, you should complete the application form indicating the locations in order of preference, attach a photocopy of the book and an interview in the language of the country host. Applications will be reviewed by a committee which will select students who will be awarded scholarships.
What are the favorite destinations for students?
Among the favorite destinations for Italian students for university exchanges are: Spain, France, Germany and the UK. But we see the number of students who choose Italy for their own period of study abroad. Country of origin No.
incoming students in
Italy Spain Germany 1857 5291
France 1.642
Polonia 824
Portogallo 771
Regno Unito 658
Romania 466
Belgio 443
Austria 426
Ungheria 272
Paesi Bassi 270
Grecia 265
Turchia 209
Repubblica Ceca 193
Finlandia 178
Svezia 133
Lituania 105
Irlanda 87
Norvegia 80
Slovenia 76
Slovacchia 73
Danimarca 68
Malta 57
Bulgaria 51
Estonia 50 29
Latvia Luxembourg 6 Cyprus 7
Iceland 3 Liechtenstein 1
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